Le parole del Papa all'udienza con il corpo diplomatico
Nel suo abituale discorso al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, Papa Francesco, nel fare riferimento ai conflitti in corso ha ricordato come fondamento della pace sia il rispetto della vita umana, fin dal concepimento: “La pace esige anzitutto che si difenda la vita, un bene che oggi è messo a repentaglio non solo da conflitti, fame e malattie, ma fin troppo spesso addirittura dal grembo materno, affermando un presunto “diritto all’aborto”. Nessuno può vantare però diritti sulla vita di un altro essere umano, specialmente se è inerme e dunque privo di ogni possibilità di difesa”.
“Siamo molto grati a Papa Francesco per questa sua sensibilità verso il più piccolo e indifeso. Condividiamo ogni parola che ha pronunciato e raccogliamo la sua sfida ad “affrontare con tenacia e speranza le sfide del tempo presente” tra cui la denatalità, ma ancor di più a testimoniare, con il nostro volontariato, che dentro il grembo di una donna incinta, fin dal primo momento, è presente Uno di Noi” ha affermato la Presidente del Movimento Per la Vita Italiano, Marina Casini che ha concluso “è chiara una stringente coerenza nella riflessione della Chiesa, una riflessione che riguarda tutti, che tutti siamo chiamati a mettere in atto e che, peraltro, è in linea con quanto si legge nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che fonda la pace sul riconoscimento della inerente e uguale dignità di ogni essere appartenente alla famiglia umana, il che significa del rispetto della vita di ogni essere umano. È evidente: questo tempo non permette più elusioni o rinvii: bisogna tutti insieme cominciare a costruire la pace a partire dal grembo materno. Pretendere il “diritto di aborto” è infatti una dichiarazione di guerra”.
Con le parole della Presidente, Il MPV risponde dunque affermativamente all’appello del Papa “alle coscienze degli uomini e delle donne di buona volontà […] affinché si adoperino per tutelare i diritti dei più deboli e venga debellata la cultura dello scarto, che interessa purtroppo anche i malati, i disabili e gli anziani”.