Si apre con i saluti, tanti e belli, il 43° Convegno Carlo Casini.
In primis quello di Papa Francesco: “In occasione del XLIII Convegno Nazionale promosso da codesto Movimento sul tema, “Un viaggio nella bellezza: dalle origini all’avvenire, in missione per la vita”, il Santo Padre Francesco rivolge il beneaugurante saluto esprimendo apprezzamento per l’attenzione a una tematica quanto mai attuale, che richiede perseveranza e coraggio di operare scelte per il bene della società umana.
Egli auspica che i lavori congressuali possano favorire l’adesione al valore primario della vita umana e l’accoglienza di tale incommensurabile dono divino in tutta la sua ricchezza, promuovendo una progettualità che ponga al centro l’amore coniugale.
Sua Santità invoca i doni dello spirito sugli organizzatori, sui relatori e su quanti prenderanno parte alle giornate di studio e di riflessione, e volentieri invia la benedizione apostolica”.
E’ quindi intervenuto il dott. Luigi Paccosi, presidente del CESSVOT di Firenze, Centro Servizi Volontariato, di cui il CAV fa parte, portando un saluto intenso:“Parlare di Carlo Casini significa parlare di un pezzo di storia. Per me Carlo è stato importante perché mi ha dato l’immagine di un cristianesimo che cerca di cambiare il mondo e che non rimane chiuso nelle sagrestie. Sono molto contento per la scelta del tema della bellezza, Firenze esprime questa bellezza, nell’arte, nei monumenti ma anche in numerose opere di accoglienza, come l’ospedale degli Innocenti” che ha cercato e cerca “di dare un’alternativa alle mamme”.
“Io poi- prosegue Paccosi- ho una storia personale: mia nonna rimase incinta mentre era a servizio, andò da una mammana “buona” che le disse che la gravidanza era troppo avanti e le consigliò di andare agli Innocenti. Il mio babbo crebbe dagli innocenti…. e poi fu lui ad accogliere la sua mamma, mia nonna… Il mio babbo ha avuto tre figli, tra cui un vescovo”. Tutto questo poteva non esserci. Ecco, “la vita viene prima di tutto” come disse Madre Teresa di Calcutta proprio qui a Firenze.
Quindi il saluto di Duccio Moschella della Misericordia di Firenze, un istituto nato otto secoli fa per opere di misericordia e per i bambini poveri. “Abbiamo mantenuto fissa la direzione dei servizi di carità…siamo eredi del buon samaritano. In questo momento-dice Moschella- stiamo operando nelle zone alluvionate!”.
“Il primo CAV- ricorda il portavoce delle Miseriordie- è stato fondato a Firenze, a San Lorenzo, l’ha fondato Enrico Ogier, padre di Maria Cristina a cui è stato poi intitolato. Il prossimo anno sarà il 50emo della nascita al cielo di Maria Cristina Ogier e credo che ricordarla in un momento in cui la vita è minacciata da tanti fronti sia molto importante”.
Poi i saluti, scritti e raccolti in un libretto, di numerose associazioni mostrano la sensibilità diffusa su questi temi e l’amicizia che si costruisce grazie alla vita nascente: MOIGE, Forum delle Associazioni Familiari, Associazione Medici Cattolici Italiani, Forum Associazioni Sociosanitarie, Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione Difendere la Vita con Maria, Associazione Scienza/Vita, Associazione Family Day Difendiamo i nostri Figli, AiBi- Amici dei Bambini, Rete della Giornata per la Vita Nascente, Coordinamento Associativo “Ditelo sui tetti”, Fondazione Il cuore in una goccia, Centro studi Rosario Livatino, Sermig – Arsenale della Pace.
“Noi esistiamo per promuovere e proteggere la vita umana, contemplandone la dignità nel momento della sua massima fragilità” ha esordito Marina Casini, presidente del MpV Italiano, ricordando che per vocazione il MpV ha una fondamentale ed esistenziale chiamata alla pace.
“Siamo uniti a tutte le nostre sorelle e fratelli che in 60 parti del mondo sono in guerra. Non dimentichiamoci di loro proprio perché ci occupiamo della vita, della bellezza della vita” ha continuato la presidente del MPVI.