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Marina Casini è la nuova presidente della Federazione One of Us

“Un autentico impegno per la vita non alza barricate, ma costruisce ponti per l’incontro e varchi per il dialogo” - Marina Casini

Bruxelles, 26 aprile 2023.

Oggi l’Assemblea Generale della Federazione One of Us, riunita al Parlamento Europeo di Bruxelles per l’assemblea annuale, ha rinnovato le cariche principali (presidente e vice presidente) eleggendo all’unanimità come presidente Marina Casini, che succede ad Jaime Mayor Oreja, che rimane nella Federazione come Presidente Onorario. Alla vicepresidenza viene eletto lo spagnolo Pablo Siegrist, che sostituisce l’uscente Thierry de La Villegegu, entrambi della Federazione Jerome Lejeune.

«Marina Casini è un regalo della provvidenza, come lo è stato suo padre Carlo Casini, perché è insieme la miglior garanzia e il miglior rinnovamento per la Federazione One of Us per la difesa della vita umana, perché come dice Fabrice Hadjadj “la logica dell’aborto è l’aborto della logica”» ha dichiarato Jaime Mayor Oreja, co-fondatore di One of Us insieme a Carlo Casini, passando il testimone a Marina Casini. “Sono grato per tutto quello che è stato fatto in questi 10 anni.-ha continuato Mayor Oreja- Nonostante l’aggressività crescente contro l’uomo e la donna, One of Us non è solo sopravvissuta, ma ha portato avanti la cultura della vita. Abbiamo varie sfide e abbiamo l’obbligo di non rassegnarci e resistere per portare un’alternativa al pensiero dominante. Io confido totalmente in Marina e sono a sua completa disposizione”.“Carlo Casini è stato una speranza per l’Europa” ha affermato Jakub Baltroszewiz, segretario di One of Us, proclamando con gioia l’elezione della nuova presidente.

A 10 anni dalla nascita della Federazione, che riunisce 50 associazioni di 24 paesi europei, Marina Casini, presidente anche del Movimento per la Vita Italiano, giurista e docente di Bioetica e Biodiritto presso la sezione di Bioetica e Medical Humanities dell’Università Cattolica S.C.- sede di Roma, è la prima donna a dirigere questa organizzazione europea che difende il diritto alla vita e la dignità di ogni uomo e di ogni donna a partire dal concepimento fino alla morte naturale.Grata per la fiducia che le è stata data, Marina Casini, “è onorata di questo incarico“.

“Ho fiducia nella nostra unità” ha dichiarato la Casini, che si fonda sul “principio di uguaglianza, cardine della modernità, su una mobilitazione popolare, sull’unità strategica e operativa di tutti coloro che vogliono difendere e promuovere la vita umana”.La Federazione One of Us è la prima grande esperienza pro-life europea, ricorda la neo presidente, che sottolinea come “siamo di fronte a un assedio contro la vita che Giovanni Paolo II chiamava ‘guerra dei potenti contro i deboli’”. Per questo continua “abbiamo il dovere di rafforzare il coordinamento organizzativo della nostra Federazione”.

Sono quattro le linee guida della nuova presidente:

  1. affermare il valore della vita significa porre la prima pietra per un generale rinnovamento morale e civile che guarda al futuro;
  2. costruire in modo corretto le idee di laicità, giustizia, libertà, democrazia, dignità umana, persona;
  3. un autentico impegno per la vita non alza barricate, ma costruisce ponti per l’incontro e varchi per il dialogo;
  4. il linguaggio e le azioni per la vita devono suscitare simpatia per la verità, che non va mai taciuta.

Continuano il loro impegno gli altri membri del Comitato Esecutivo di One of Us insieme ad Ana del Pino, la storica coordinatrice.

L’elezione di Marina Casini, in occasione anche della Week for Life 2023 del Parlamento Europeo, dedicata alla “Protezione dei diritti fondamentali dell’UE: il diritto fondamentale alla vita”,è particolarmente significativa in questo delicato periodo in cui nell’Unione c’è un tentativo sempre più aggressivo di negare i diritti fondamentali previsti  dall’Articolo 2 dei Trattati dell’Unione, cioè rispetto della dignità umana, libertà , democrazia, uguaglianza, rispetto della legge e rispetto delle minoranze.


Diritti che rischiano non solo di non essere rispettati, come già in parte avviene, ma di essere eliminati, almeno per una parte di cittadini, donne e uomini, europei.Questa elezione è di per sé un messaggio di speranza per il popolo europeo che è orgogliosamente portatore di diritti, innanzitutto del diritto alla vita senza discriminazioni, e di cultura che accoglie ogni essere umano.