Firenze, 4 novembre 2023
43° Convegno Nazionale del Movimento per la Vita Italiano
Qui di seguito il testo del saluto (sbobinato non rivisto dall’autore)
È un piacere per me stare insieme a voi e portare il saluto per un convegno che dal 2020 porta il nome di Carlo Casini, fondatore, ispiratore e anima per molti anni del Movimento per la Vita italiano (MPV), ma soprattutto una persona a me molto cara. Il suo ricordo è sempre vivo nel mio cuore, abbiamo fatto dei passi insieme soprattutto quando ero alla segreteria della Conferenza Episcopale Italiana, sempre su quella linea di grande sintonia, con la Chiesa e con l’humus spirituale da cui nasce il MPV, sempre camminando su un terreno di profonda laicità per poter parlare a tutti, perchè la vita non è una questione religiosa, è una questione umana, non riguarda soltanto i credenti, riguarda ogni uomo e ogni donna. Su questo abbiamo combattuto anche qualche battaglia tra chi voleva ridurci dentro al confine confessionale ed altri che volevano attutire lo scandalo della difesa della vita rispetto a una mentalità corrente che invece tende a non considerarla più un valore intangibile. Ecco, noi come Chiesa fiorentina vi siamo grati per questo convegno in cui esperti operatori, volontari, ci testimoniate un lungo impegno in difesa della vita e, in modo particolare, della vita nascente.
Per esprimervi la mia gratitudine prendo a prestito le parole di Papa Francesco che, ricevendo il consiglio direttivo del Movimento nel 2019, si esprimeva così: “Voglio ringraziare il vostro Movimento per il suo attaccamento, da sempre dichiarato e attuato, alla fede cattolica e alla Chiesa, che vi rende testimoni espliciti e coraggiosi del Signore Gesù. E, nello stesso tempo, apprezzo la laicità con cui vi presentate e operate, laicità fondata sulla verità del bene della vita, che è valore umano e civile e, come tale, chiede di essere riconosciuto da tutte le persone di buona volontà, a qualsiasi religione o credo appartengano.”
Papa Francesco in queste parole riconosce il valore universale del lavoro che voi fate quotidianamente nei Centri di Aiuto alla Vita e l’occasione di riflessione e confronto che voi organizzate e attraverso una presenza non sempre facile nel dibattito che la cultura contemporanea porta avanti su questi temi.
Continua ancora il Papa “nella vostra azione culturale avete testimoniato con franchezza che quanti sono concepiti sono figli di tutta la società, e la loro uccisione in numero enorme, con l’avallo degli Stati, costituisce un grave problema che mina alle basi la costruzione della giustizia, compromettendo la corretta soluzione di ogni altra questione umana e sociale.
Apprezzo ed è significativo che abbiate voluto intitolare questa giornata fiorentina alla Bellezza, è un riferimento ovviamente alla bellezza della vita, ma anche immagino alla bellezza di questa città. Una bellezza quella di Firenze che non si misura su canoni puramente estetici, c’è una certa rilettura soprattutto da parte di una certa cultura di ridurre la bellezza e l’estetica prescindendo dal contenuto, dal significato, la nostra Diocesi è impegnata a recuperare questi contenuti per capire il significato delle cose che vediamo.
Questa città ha vissuto la bellezza sempre in connessione con la fede e la carità, la bellezza quella di Firenze è figlia dell’umanesimo che si lega spesso all’aiuto del prossimo, dei sofferenti, dei bambini.
Contempliamo la bellezza dell’arte ma anche la bellezza della vita di chi si prenda cura, di chi si prende cura di un anziano solo, di un alluvionato, di un carcerato, a cominciare dal più piccolo e indifeso tra tutti, il bambino che aspetta di nascere nel grembo di una madre.
Che la bellezza della cura, della fede, della vita della carità possa ispirare i vostri lavori a cui auguro una buona continuazione.
Card. Giuseppe Betori
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Soemia Sibillo
Ufficio Stampa – 43° Convegno Nazionale MPV Italiano
cell. 349.6019885
